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La scuola sotto assedio

Ogni giorno i mass media riportano episodi di bullismo scolastico, di alunni che si suicidano, di professori che vengono malamente menati da genitori e alunni e che vengono accusati di non aver carisma, di essere impreparati professionalmente a svolgere il ruolo di insegnante e ... chi più ne ha, più ne metta! Dagli all'untore!  E, a furia di insistere, davvero l'opinione pubblica viene convinta che tutti i mali della scuola derivano da una classe docente incapace di istruire e educare gli alunni, di aiutarli a crescere e seguirli nel loro   percorso di maturazione.   Chiaramente, è vero che i docenti devono possedere una preparazione specifica per poter insegnare e se accompagnata da una forte  capacità di entusiasmo, di comunicatività, di una forte dose di empatia ... ben vengano. Doti, queste, che mancano, però, anche   a d altre figure professionali molto delicate come quella dei professori universitari, dei medici, delle infermiere, dei politici,  quante le braccia sottrat

il Sogno di Maria di De Andrè

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Eravamo agli inizi degli anni Sessanta, quando per la prima volta ascoltai le canzoni di Fabrizio De André.  Ne è passato di tempo! Ma l'entusiasmo, la passione per le sue canzoni - poesie non è mai venuto meno; la morte, prematura, ci privò di uno dei "cantautori" che in tutta la sua produzione artistica, sempre in direzione ostinata e contraria, ha dato voce a chi non ne aveva  per farsi ascoltare: gli umili, i dediseredati, i dannati della terra come li chiamava Frantz Fanton. Il cammino  non si è interrotto nel 1999, con la sua morte, perché, oggi più di ieri, i suoi versi sono in grado di suscitare emozioni e riflessioni profonde che fanno cogliere la grande sensibilità e la profonda umanità di cui sono permeati i suoi versi Era un cantautore di nicchia che si trascinava tra i carrugi della antica Genova dove i l sole del buon Dio  non dà i suoi raggi - ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi.  Il passaparola era la sua forza, fino a che Mina n

Rivolta dei ceppalonesi contro gli Amministratori

  Tutto vero. Finalmente un atto di coraggio forte nei confronti di Amministratori accusati di anteporre l'interesse personale e delle proprie casate al bene pubblico. Ma non spaventiamoci!!!   Il fatto risale agli inizi di un mese e di un anno lontano. Trovandomi nell'emeroteca di Benevento per esaminare alcune annate di giornali della  " Gazzetta di Benevento ", mi è capitato di leggere un articolo relativo al Comune di Ceppaloni che riportava come il 23 aprile del  1893 s eguirono a Ceppaloni le elezioni amministrative  supplettive per la dimissione degli otto consiglieri del Capoluogo  del Comune, e in tale,  occasione il popolo Ceppalonese affermò la sua sfiducia nell'attuale Amministrazione , poiché le urne rimasero completament e deserte , non essendovi stati elettori disposti a portarvi il contributo del loro vot o . Notisi che i dipendenti della borgata Chianche non mancarono di recarsi fin nelle campagne, di buon mattino, a indurre gli elettori al vot

Le esternazioni di Papa Francesco

  Papa Francesco è un Papa che a momenti di grande partecipazione, sofferenza per i dolori del mondo fa seguire esternazioni, a dir poco discutibili, e certamente offensive , come quelle fatte, a proposito dell'aborto, durante il viaggio di ritorno dal Belgio Il Papa è libero di esprimere la posizione della Chiesa in materia di aborto senza per questo ricorrere a espressioni brutali  come  Sicari:  sarebbero i medici che praticano l'aborto nelle cliniche pubbliche in virtù di una legge dello Stato italiano !  E  assassine sarebbero quelle donne che abortiscono; facendo finta di dimenticare che l'esperienza dell'aborto è quanto di più traumatico possa accadere a una donna e che il ricorso all'aborto  rappresenta l'estrema  l'estrema ratio.  E questo, dice il Papa, sicari, assassine, non è discutibile perché ritiene che il corpo della donna così come quella del nascituro appartengono a Dio.  Anni d lotta del femminismo per affermare la determinazione sul pro

L'inutilità dell'ONU

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    Ucraina e  Medio Oriente: due guerre brutali per le quali nessuna potenza mondiale riesce a individuare una via d'uscita per evitare ulteriori bagni di sangue che fino ad oggi hanno provocato la morte di milioni di persone.  E' incredibile! In Ucraina si combatte da oltre due anni e mezzo  e  i migliori "cervelli" mondiali non riescono a mettere in piedi uno straccio di piano per costringere  i paesi belligeranti a sedersi attorno ad un tavolo per negoziare le condizioni di pace. Parole, parole quante ne vogliamo, ma fatti concreti niente. Posizioni inconciliabili  nell'Europa orientale tra Kiev e Mosca; non capisco!  La guerra non finirà mai?  Davvero non è possibile fare niente?  E gli organismi internazionali a cosa servono? E' di questi giorni l'assise dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (un organismo che costa oltre 50 miliardi di dollari all'anno!) dove ogni nazione ha recitato la propria parte: tutte impegnati a trovare risoluzio

Ceppaloni dopo l’8 settembre 1943

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 L’esame della scheda relativa al  Censimento Straordinario per la Ricostruzione Nazionale  del 1944, impone di esaminare la situazione del Comune di Ceppaloni subito dopo il passaggio delle truppe tedesche che, nella loro ritirata, si fermarono circa 7 giorni a Ceppaloni dal 28 settembre al 3 ottobre del 1943. Appena liberato il Sannio, il Prefetto provvide a mandare nei vari paesi un proprio rappresentante per lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione. A Ceppaloni fu inviato il funzionario  Domenico Rosa  che, subito, tramite una missiva inviata il 10 ottobre al Prefetto, faceva presente che nel Comune c’era il rischio reale che la popolazione, che chiedeva il pane  con una insistenza impressionante ed un clamore impressionante da fare pietà , potesse dare luogo ad atti di violenza, in quanto non vi era più niente da mangiare.   I produttori avevano esaurito tutte le scorte, quando sarebbero stati necessari almeno  300 quintali  di grano al mese, e, soprattutto, erano venuti

Io e la chat GPT

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I l  mio paese, come tanti altri, non è un paese per vecchi . Per i boomer, per quelli nati dopo la fine della seconda gerra mondiale, gli spazi si restringono sempre di più: sono pochi ed escono poco perchè in piazza è difficile trovare qualche amico del tempo passato, per cui spesso preferiscono restare a casa a leggere, scivere o vedere la televisione. I piccoli centri stanno morendo , o già lo sono, perché l'inverno demografico e l'emigrazione dei giovani, verso il nord del Paese o all'estero, ha impoverito, quasi del tutto, il tessuto sociale ed economico dei piccoli borghi.  Eppure era un fenomeno che la classe politica ben conosceva perchè già nel passato i paesi del Sud avevano subito una feroce emigrazione, ma niente hanno fatto per fermare questo stato di cose che in pochi decenni ha visto il formarsi nelle città di periferie enormi, abbandonate a se stesse, con il conseguente  svuotamento dei piccoli villaggi e la conseguente scomparsa di tradizioni artigianali,