due lettere a confronto



 Ho letto un bell'articolo del professore Giuseppe Antonelli, professore di Linguistica italiana presso l'università di Pavia, relativo all'evoluzione subita dalla lingua e di come è cambiato non solo l'italiano, ma il rapportto stesso dele persone con l'italiano, soprattutto quello scritto.
 Una volta ci si vergognava di parlare in dialetto, oggi, invece, lo si trova "filtrato" normalmente nella lingua italiana.

Basta tenere presente l'uso  che ne fa  Andea Camilleri con Montalbano o di altri autori fiorentini, napoletani, pugliesi: c'è un uso misto di italiano e dialetto, così come pure nel primo romanzo, Come l'Arancio Amaro, scritto da Milena Palminteri che a75 anni ha scritto il suo primo romanzo che occupa da tempo  i primi posti in classifica tra i libri più venduti. Meritatamente, dico io, perché davvero una bella storia. 

Riporto la lettera scritta dai fratelli Capone nel film Totò, Peppino e la Malafemmina e Non ci Resta che Piangere con Roberto Benigni e Massimo Troisi. Due splendidi film che a distanza di circa 30 anni, 1956 il primo e 1984 il secondo, mantengono tutta la loro verve e originalità, evidenziando come la nostra lingua sia cambiata.

 Ora non ci resta che ... ridere

  













































































































































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